lunedì 13 marzo 2017

Blogtour: Le donne che hanno fatto la storia, Virginia Woolf


Buongiorno a tutti! In occasione della Festa della Donna appena passata, partecipo a questo meraviglioso Blogtour + Giveaway che tratta, tappa per tappa, delle donne che hanno fatto la storia, contribuito con la loro voce a cambiare le cose, che non hanno avuto paura di farsi valere. 
La mia tappa è dedicata ad una persona di cui tutti voi avrete sentito parlare: Virginia Woolf. 


« Chi mai potrà misurare il fervore e la violenza del cuore di un poeta quando rimane preso e intrappolato in un corpo di donna? 

Virginia Woolf (1882-1941) fu scrittrice, saggista e attivista nella lotta per la parità tra i sessi, dotata di qualità stilistiche d'avanguardia per il linguaggio rarefatto ed essenziale e l'originale concezione del tempo, qualità che vanno ben al di là di un preteso autobiografismo. Solo a partire dagli anni Settanta, la critica ha infatti superato la visione riduttiva della sua opera come narrativa "impressionistica" al femminile.

Nata a Londra, venne educata privatamente in una famiglia che vantava amici artisti e scrittori. Nel 1904 iniziò a frequentare i cosiddetti "Apostoli" del Trinity College, dove il fratello Thoby studiava, e poi (1905) il celebre Bloomsbury Group ­ formato a Londra dagli studenti del filosofo G.E. Moore, tra cui J.M. Keynes, G. Lytton Strackey, E.M. Forster, C. Bell, R. Fry e L. Woolf (suo futuro marito), oltre al fratello e alla sorella Vanessa ­ che si riuniva per discutere di filosofia, politica e letteratura con atteggiamento critico e anticonformista nei confronti della società vittoriana. Nello stesso periodo collaborò con il "Guardian" e con il supplemento letterario del "Times", mentre tra frequenti crisi depressive lavorava al primo romanzo, The voyage out (La crociera, 1915) e incominciava a scrivere A writer's diary (Diario, 1953, postumo). Dal romanzo tradizionale si distaccò progressivamente con Night and day (Giorno e notte, 1920), i racconti della raccolta Monday or Tuesday (Lunedì o martedì, 1921) e soprattutto con Jacob's room (La stanza di Giacobbe, 1922). Intensissima anche la sua attività saggistica: Mr. Bennet and Mrs. Brown (1924), The common reader (Il lettore comune, 1925), A room of her own (Una stanza tutta per sé, 1929), dedicato ai rapporti tra la donna e la narrativa. Tra i romanzi più noti: Mrs. Dalloway (La signora Dalloway, 1925), To the lighthouse (Gita al faro, 1927), Orlando (1928), The waves (Le onde, 1931), The years (Gli anni, 1937). Dopo aver portato a termine il romanzo Between the acts (Fra un atto e l'altro, 1941 postumo) si suicidò gettandosi, con delle pietre nelle tasche, nel fiume Ouse.

“Non c'è cancello, nessuna serratura, nessun bullone che potete regolare sulla libertà della mia mente.” 

GIVEAWAY





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